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Se tu avessi una cara amica che ti chiede aiuto, cosa faresti?
Aspetta solo un momento prima di rispondere e immagina questa scena.
La tua migliore amica ha bisogno di te.
Ti chiede aiuto, anche solo un consiglio, magari appena cinque minuti del tuo tempo per fare qualcosa insieme.
Tu cosa le rispondi?
Di certo le risponderesti ‘sì’.
Hai mai pensato allora a quanti sì ti sei negata nella tua vita?
Esatto, proprio tu.
Non hai mai tempo per te stessa, non è mai il momento di prenderti una pausa, non ti meriti mai un regalo, e soprattutto gli altri vengono sempre prima.
Essere altruisti va bene, dedicarti agli altri ti fa onore, ma tu, dove ti collochi in tutto questo?
E se la tua migliore amica avesse poi un fidanzato violento, non la trascineresti letteralmente via a forza da lui per proteggerla?
Ecco cosa voglio comunicarti: che tu hai tutti i diritti di trattare te stessa come tratti gli altri.
Come fare, potresti chiedermi a questo punto.
Con un piccolo gioco che è molto, ma molto più serio di quanto potresti immaginare.
Immagina che…
Paul Watzlawick affermava che ‘L’illusione più pericolosa è quella che esista soltanto un’unica realtà’. Ho sempre trovato veramente rivelatoria questa semplice frase.
Prova a farla tua e apri la tua mente alla possibilità. Questo è il primo passo per fare davvero magie.
Allora immagina te stessa come una bambina piccola.
Quando hai un dolore, quando ti senti triste o spaventata, immagina che sia la piccola bimba che vive dentro di te a chiederti aiuto, e come si può resistere alle manine tese di una bimba?
Spesso immaginare noi stessi in altri panni, in altri termini psicologici, può aiutare ad attribuirsi diritti ed attenzioni che troppe volte ci neghiamo.
Immagina che…
Mettiti davanti allo specchio e raccontati un po’.
Ecco un altro piccolo ma utile esercizio che può insegnarti a prenderti cura di te.
Parla con te stessa come se stessi esponendo il tuo prolema alla tua migliore amica.
Fallo come se ci fosse realmente qualcuno che ti sta ascoltando.
A volte abbiamo bisogno di sentirci legittimati nel fare qualcosa, e nel parlare a qualcuno non c’è nulla di male no?
Prova a dirti qual è il problema e poi proponiti anche delle possibili soluzioni.
Fallo con sincerità. In questo primo momento non è nemmeno necessario che tu segua i tuoi stessi consigli. Ciò che importa è che tu ti senta libera di dire esattamente quello che diresti ad un’amica.
Immagina che…
Adesso veniamo alla parte più divertente, quella in cui devi portarti in giro.
Sì, ma letteralmente.
Qual è la prima cosa che faresti se la tua migliore amica avesse bisogno di svagarsi, di non pensare.
La porteresti in giro a fare quello che le piace.
In questo caso tu sai benissimo cosa ti piacerebbe fare: andare al cinema, a pranzo fuori, a fare una passeggiata in centro, andare al mare.
Scegli la tua attività preferita per un giorno, e portatici!
Ricorda sempre una cosa però, come diceva il grande Jodorowsky:
La malattia è un conflitto tra la personalità e l’anima. Molte volte, il raffreddore “cola” quando il corpo non piange. Il dolore di gola “tampona” quando non è possibile comunicare le afflizioni. Lo stomaco “arde” quando le rabbie non riescono ad uscire.
Non aspettare di ammalarti, sii la tua migliore amica.
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