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“Pisa e il suo Capodanno a primavera” Un viaggio nel tempo, a spasso tra bellezza arte e storia
Qualche giorno dopo l’equinozio di primavera, il 25 marzo, nella bella Toscana, a Pisa una delle antiche repubbliche marinare durante il periodo che va dal XI al XIV secolo, si festeggia il Capodanno Pisano. Una festa religiosa che si celebra il 25 marzo di ogni anno in Cattedrale. In questo giorno il calendario cristiano festeggia l’Annunciazione a Maria Vergine e fin dal medioevo i pisani lo scelsero come primo giorno dell’anno. Per cui, l”annus pisanus’ iniziava il 25 marzo e terminava il 24 marzo seguente. I pisani, almeno fin dal X secolo, decisero di far coincidere l’inizio dell’anno con l’Annunciazione a Maria Vergine (e quindi l’Incarnazione di Gesù), ossia 9 mesi prima del 25 dicembre.
Il 25 marzo a mezzogiorno esatto un raggio di sole entra da una finestra del duomo e colpisce una mensolina a forma di uovo posta sul pilastro accanto al pulpito di Giovanni Pisano.
La città in questa occasione si veste a festa, l’evento è preceduto da un corteo storico della Repubblica marinara e dai gonfaloni dei comuni pisani e celebrato con una breve cerimonia religiosa che termina alle 12:00 esatte. Nel tempo questa festa era stata dimenticata, è ritornata in vigore a partire dagli anni ’80 e negli ultimi anni è stata accompagnata dall’organizzazione in tutta la città di: mostre, eventi e spettacoli di vario genere, che culminano la notte prima del Capodanno con il classico spettacolo dei fuochi d’artificio, sparati dalle imbarcazioni sull’Arno.
Il Capodanno Pisano è sicuramente l’occasione che non devi perdere per visitare una meravigliosa città, tra le più antiche d’Italia, che vede le sue origini sin dall’età etrusca. Ma curiosiamo insieme quali meraviglie nasconde questa città.
Dopo la celebrazione del Capodanno possiamo fare un viaggio nel tempo passeggiando attraverso strade e vicoli dal spore medievale. Attraversando Via Santa Maria, (adiacente al Duomo) in una veste urbanistica di recente ristrutturazione, con i suoi negozietti di souvenir e ristoranti turistici, puoi raggiungere la meravigliosa Piazza dei Cavalieri, sede oggi, della famosa scuola superiore universitaria “Normale” di Pisa, e anticamente del potere civile. A partire dalla seconda metà del Cinquecento fu quartier generale dell’ordine dei cinquecento voluto da Cosimo I De Medici.
In questo luogo, dove il tempo sembra essersi fermato, tu, turista affamato di bellezza e di storia, raggiungi il centro della piazza e osserva: di fronte a te vedi la possente statua di Cosimo I De Medici, colui che volle dare un ordine nuovo alla piazza. Alle sue spalle i tuoi occhi saranno investiti dalla magica meraviglia della facciata del palazzo della Carovana, detto così per i corsi di addestramento al maneggio delle armi, che venivano organizzati al suo interno per permettere agli adepti di far parte delle carovane che avrebbero dovuto contrastare le scorrerie dei corsari nel mediterraneo.
Colui che ristrutturò, nella seconda metà del 500, il palazzo così come lo puoi ammirare oggi fu nientemeno che Giorgio Vasari, attraverso una fusione di architettura, scultura e pittura. Anche i graffiti sulla facciata sono stati ideati dal Vasari stesso ma eseguiti da Tommaso Batista del Verrocchio (fratello minore del più celebre Andrea del Verrocchio) insieme ad Alessandro Forzori.
Adesso volgi il tuo sguardo a sinistra dove puoi ammirare la torre dell’orologio dove nel 1289 morì il famoso conte Ugolino insieme ai suoi figli e nipoti, protagonista di una delle più celebri pagine della Divina commedia (inferno XXXIII).
Mentre alla tua destra si trova la Chiesa di Santo Stefano, destinata all’uso esclusivo dei cavalieri e anch’essa ristrutturata dal Vasari. La facciata fu realizzata su progetto di Don Giovanni De Medici, figlio di Cosimo I. Al suo interno puoi ammirare tele dei più importanti maestri del Seicento fiorentino e gli stendardi presi ai turchi durante la famosa battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571.
Alle tue spalle, concludiamo il tour della piazza con palazzo del Consiglio dei Dodici. Fu chiamato in questo modo quando passò sotto l’ordine dei Cavalieri di Santo Stefano e qui si riuniva il Consiglio dei cavalieri formato da 12 membri scelti ed era un organo con poteri decisionali all’interno dell’ordine.
Ma continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di Pisa, se è l’ora di pranzare potremmo decidere di entrare in via dei cavalieri e pranzare in una delle tipiche osterie dove degustare piatti tipici toscani affiancati dai migliori vini per cui questa regione è famosa in tutto il mondo.
E dopo tanta storia perché non fare un po’ di spensierato shopping nella poco distante via principale del centro cittadino chiamata Borgo largo che unita a borgo stretto ci porterà fin sui lungarni con i suoi meravigliosi palazzi, e non dimentichiamoci di visitare il Palazzo Reale adiacente a piazza Carrara poco distante dal Ponte di mezzo.
Il palazzo reale fu costruito nel 1583 da Bernardo Buontalenti per Francesco De Medici inglobando diversi edifici medievali. La corte Medicea vi si riuniva soprattutto in inverno, tra gli ospiti illustri ci fu anche Galileo Galilei. Dopo, il palazzo passò ai Lorena e prese il nome di “Reale” quando divenne residenza dei Savoia.
Dal 1989 è Museo Nazionale e conserva dipinti arazzi arredi e armature delle numerose famiglie che lo hanno abitato. Al suo interno vengono organizzate delle brevi e interessanti visite guidate che consiglio di non perdere, inoltre merita salire anche sulla torretta dal quale si può godere di un’inedita vista dell’Arno e della città.
Dopo il palazzo reale, semplicemente attraversando il ponte di mezzo che dista poche centinaia di metri, perché si, la bellezza di quest’antica città è anche questa, puoi visitare monumenti e palazzi immergendoti completamente nella storia, compiendo semplicemente una passeggiata di pochi chilometri poiché il centro storico è relativamente piccolo e molto accessibile, dobbiamo assolutamente fare tappa al palazzo Blu.
Palazzo blu venne chiamato così in seguito al colore dato alla facciata dopo il suo recente restauro e per il nome che porta il museo che espone in alcune delle sue stanze, ma in realtà il suo vero nome è palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, ed è situato vicinissimo alla longobarda chiesa di Santa Cristina.
Le sue sale ospitano mostre periodiche di importanza nazionale, per cui ti consiglio di dare un’occhiata al suo sito per sapere quale mostra o evento è in programma durante il Capodanno pisano, merita visitare anche tutte le altre meravigliose sale affrescate e arredate con mobili antichi e lampadari sontuosissimi!!
Ovviamente Pisa non è solo questo, c’è molto altro ancora da vedere, come il Museo Nazionale di San Matteo affacciato sull’Arno che è il più importante museo di pittura e scultura a Pisa e uno dei musei più importanti d’Europa per quanto riguarda l’arte medievale; nelle vicinanze della “cittadella” ci sono gli Arsenali medicei che custodiscono i resti unici al mondo di navi romane perfettamente conservate, rinvenute durante scavi effettuati nel parco di San Rossore e tanto altro ancora…
Il capodanno Pisano rappresenta quindi un’ottima occasione per visitare un’antica città che ti accoglie con il suo clima mite grazie alla vicinanza al mare e ai Monti Pisani che la proteggono dalle correnti fredde del nord, in cui immergersi oltre che nella tradizione storico religiosa anche nell’arte nell’archeologia e da non dimenticare la gastronomia, la cucina e l’enologia toscane sono famose in tutto il mondo, inoltre dormire in un romantico agriturismo degustando prodotti tipici dal sapore ineguagliabile per poi rilassarsi in una bellissima camera in arte povera, con letti a baldacchino e tendaggi di pizzo delle nostre nonne, vuol dire compiere un salto in più epoche quasi come se fossimo alla guida di una macchina del tempo. E tu sei pronto per partire? L’emozione è assicurata.
Buon viaggio e buon Capodanno Pisano!
Francesca Mugnai