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“Chi pratica yoga ha una densità minerale ossea superiore del 20-30% a quella di un sedentario di pari età e sesso. Infatti la contrazione dei muscoli necessaria a mantenere la posizione agisce sull’osso stirandolo e quindi stimolandolo a produrre calcio”. È quanto afferma Arsenio Vecsteinas, presidente della facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Milano e direttore del Dipartimento di Scienze dello Sport, Nutrizione e Salute.
L’affermazione suddetta rende dunque lo yoga utilissimo per prevenire e gestire l’osteoporosi, la malattia delle ossa per eccellenza che le attacca alterandone la massa e rendendole più fragili. Un patologia che procede lentamente e peggiora con l’avanzare dell’età.
Le cause scatenati sono diverse: la prima è senza dubbio l’età, seguita da menopausa, forti cambiamenti ormonali, scarsa attività fisica, alimentazione scorretta, abuso di alcool, fumo e medicinali, fattori genetici ed ereditari.
La prevenzione è la prima regola per affrontare questa patologia che può essere rallentata ma mai sconfitta del tutto.
L’esercizio fisico, effettuato regolarmente e con costanza, è la prima procedura preventiva per l’osteoporosi. Lo yoga, in questo caso, può venire in aiuto da due punti di vista, l’uno fisico e l’altro emotivo. La pratica dello yoga, infatti, porta indubbi benefici al corpo e fornisce maggiore lucidità mentale, quiete emotiva e stabilità.
Lo yoga è un’attività che coinvolge la mente e il corpo, e per ottenere il massimo beneficio richiede un impegno completo. Una dozzina di posizioni di yoga, svolte quotidianamente, possono aiutare a migliorare la densità ossea.
Yoga e osteoporosi: i risultati dello studio
Secondo uno studio pubblicato su Topics in Geriatric Rehabilitation, grazie allo yoga l’organismo si tara su nuovi valori: la ventilazione polmonare passa da 6-8 litri al minuto a 15-20, la frequenza cardiaca da 60-70 battiti al minuto a riposo a 85-100, la pressione arteriosa resta bassa.
I ricercatori hanno inoltre rilevato che i benefici accertati dello yoga, come l’acquisizione di un migliore equilibrio e coordinamento, sono utili per prevenire le cadute, una delle principali cause di fratture osteoporotiche. Hanno voluto quindi approfondire, cercando di determinare se alcune specifiche posizioni yoga da loro selezionate fossero in grado di aumentare la densità ossea applicando un sforzo sulla colonna vertebrale e le anche.
Uno studio su 741 persone
Per la ricerca sono state reclutate 741 persone che hanno partecipato alla rilevazione su Internet tra il 2005 e il 2015. I partecipanti sono stati invitati a presentare i risultati di una densiometria assiale a raggi X (DEXA) dei loro fianchi e della spina dorsale, e altri test di laboratorio, all’inizio dello studio. Hanno anche ricevuto i DVD con le istruzioni per le posizioni di yoga e sono stati invitati a registrare le loro attività di yoga on-line.
Le registrazioni mostrano che 227 partecipanti, dei quali 202 donne, hanno praticato la routine a giorni alterni per due anni. La loro età media era di 68 anni quando sono entrati a far parte dello studio e l’83% aveva una densità ossea inferiore al normale.
Le scansioni DEXA ripetute alla fine dello studio hanno evidenziato aumenti significativi della densità ossea nella colonna vertebrale. Anche la densità ossea dell’anca è risultata aumentata, ma non in modo significativo. Nessuno dei partecipanti ha subito fratture ossee o altre lesioni causate dalla pratica dello yoga.
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