siberia, ambiente, ghiaccio artico, scioglimento ghiacci
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Articolo one2many
Articolo one2many
Tag (il consiglio è di inserirne massimo 3 o 4 ad articolo, costituiti da una combinazione 1 o 2 parole massimo e separati da virgole). Di che si tratta? I tag sono delle ‘etichette’, composte da una o più parole, da inserire in un post per evidenziarne i principali argomenti trattati o anche semplicemente le parole chiave del testo (compresa quella principale), così che un utente che digiti i tag su Google si trovi davanti risultati pertinenti. Se, ad esempio, stiamo scrivendo un post sui classici cinematografici italiani, potremmo assegnare tale post alla categoria ‘cinema e spettacolo’ ed inserire come tag quei nomi e quei termini che compaiono maggiormente nel post: “fellini”, “rossellini”, “de sica”, “monicelli”, “neorealismo” e via discorrendo.
Scegli una parola chiave (composta da almeno 2 parole, non più di 3) per l’argomento trattato e inseriscila in maniera ricorrente e naturale nel testo, senza esagerare. Ricordati che le parole chiave o keyword sono quelle che le persone scrivono nella stringa di ricerca di Google quando cercano informazioni su un determinato argomento, prodotto o servizio. Ad esempio, se un utente è interessato all’arredamento in stile industriale, è molto probabile che scriverà in Google ‘arredare in stile industriale’ o più semplicemente ‘arredamento industriale’. Qundi potresti scegliere quest’ultima come parola chiave e magari inserire nel testo anche l’altra come variante o viceversa. Chiaro, no?
(lunghezza ca. 160 caratteri)
E’ quel piccolo sommario che appare sotto il titolo nei risultati di ricerca di Google che serve a inquadrare meglio l’argomento. Scrivi dunque una descrizione efficace (no copia-incolla dall’articolo) che invogli l’utente che fa una ricerca su Google a cliccare sul tuo contenuto. Ricordati di inserire al suo interno la parola chiave principale.
Meta Title (50-60 caratteri): scrivi un titolo efficace che contenga la parola chiave principale. Può essere uguale o diverso dal titolo dell’articolo. Non sai a che serve? Il meta title, senza andare troppo sul tecnico, serve a descrivere il contenuto di una qualsiasi pagina web e suggerirlo ai motori di ricerca. Non è direttamente visibile all’interno della pagina web, ma lo hai visto migliaia di volte anche tu: il title è infatti il titolo che vedi nei risultati di ricerca di Google!
Scrivi testi originali al 100%: è il pressupposto! Cura la qualità di scrittura e la scorrevolezza, mettici brio, usa stratagemmi linguistici per creare curiosità e attesa nel lettore, così da invogliarlo a non perdere una riga del tuo testo. Migliora la leggibilità dividendo l’articolo in paragrafi. Dai al tuo pezzo la struttura di una vera e propria guida pratica (‘how to’) quando è possibile. Gli utenti amano i contenuti informativi ma soprattutto apprezzano quelli utili nella vita quotidiana. Prova a risolvere un problema a chi ti legge! Aiutati con le sottotestate (H1, H2, H3, ecc…) e con gli elenchi puntati e numerati e cerca di creare un piccolo vademecum. Il lettore apprezzerà! Cerca di ripetere con naturalezza la parola chiave nel testo e nelle sottotestate, senza forzare. Non esagerare, usa sinonimi e varianti qua e là! Vai di grassetto per evidenziare la parola chiave, altre parole importanti o concetti particolarmente importanti nel testo. Ricorda, l’utente esplora prima di leggere… Inserisci 1 o 2 collegamenti ipertestuali che portino il lettore verso risorse web esterne, purché siano autorevoli e di approfondimento!
Inserisci sempre l’immagine in evidenza scegliendola con molta cura: la parte visual è fondamentale! Se non possiedi un archivio foto di proprietà, usa immagini royalty free attingendo dai siti specializzati come pixabay.com, google.com (ricerca tra le immagini utilizzabili), librestock.com, https://pxhere.com/, https://unsplash.com/e simili… Ah, non dimenticare di rinominare l’immagine con la parola chiave scelta per l’articolo. Anche il titolo e la didascalia possono essere utili ai fini dell’indicizzazione. Non trascurarli!
Scegli titoli efficaci e attrattivi per gli acquirenti, fai in modo che contengano la parola chiave, ovvero quella combinazione di parole (2 o 3 al massimo) che inquadra l’argomento del tuo testo rendendolo subito chiaro al lettore e che è fondamentale anche ai fini SEO. Come scegliere la keyword giusta? Bè, quando ci rifletti, immagina di essere l’utente medio che digita una combinazione di parole (query) nella stringa di ricerca di Google per cercare informazioni relative alla tematica oggetto del tuo contenuto. Ecco, cerca di avvicinarti a quella query!
Se scegli PUBBLICA, rendi la tua campagna visibile e aperta a tutti i content creator iscritti al marketplace. – Se scegli PRIVATA, puoi selezionare content creator specifici, in base a ranking, competenze specifiche o altri parametri.
Scegli nella select tra articoli testuali, video, immagini/fumetti. Se hai bisogno di due o più tipologie di contenuti (ad es. articoli + video), devi creare una campagna specifica per ognuna.
Indica il numero di parole desiderato per i contenuti testuali. Se hai bisogno di testi più brevi e testi più lunghi (ad es. 10 articoli da 500 parole + 5 da 1000 parole), devi creare necessariamente campagne distinte per gli uni e per gli altri.
Indica una o più parole chiave specifiche (separate da virgole) in modo che i tuoi contenuti siano ottimizzati per i motori di ricerca. Fai un’analisi accurata e ricordati che le parole chiave o keyword sono quella combinazione di parole (2 o 3 al massimo) che le persone scrivono nella stringa di ricerca di Google quando cercano informazioni su un determinato argomento, prodotto o servizio.
Indica una url di riferimento se desideri che venga inserita nel testo come collegamento ipertestuale oppure, in particolare evidenza, come specifica call to action. Non sottovalutare l’importanza delle call to action. Non sai cosa siano esattamente? Si tratta di un invito rivolto all’utente a compiere una determinata azione, identificabile come messaggio testuale univoco e veicolato attraverso un bottone o un link molto evidente. In altre parole, un’istruzione per il pubblico volta a provocare una risposta immediata, di solito utilizzando un verbo imperativo (come “chiama ora”, “scopri di più”, “scarica gratis”, “visita il sito”, ecc.) all’interno di un pulsante ben evidenziato.
Elenca argomenti, persone, luoghi, teorie, opinioni o altro che non devono assolutamente essere nominati o trattati nei tuoi contenuti.
Definisci il tone of voice, ovvero il ‘tono di voce’ che vuoi dare alla tua comunicazione, in armonia con l’identità del tuo brand o progetto editoriale; definisce il carattere e la personalità che vuoi costruire per un prodotto o un servizio che offri. Il tono di voce può essere, ad esempio, spiritoso o ironico per uno snack, sensuale o trasgressivo per un profumo, ecc.
Indica eventuali link specifici da inserire nei contenuti o call to action a pagine o sezioni del tuo sito, ecc… Non sottovalutare l’importanza degli inviti rivolti all’utente a compiere una determinata azione attraverso messaggi efficaci e univoci (frasi di solito costruite puntando su verbi imperativi, tipo: vai sul sito, scopri i vantaggi, acquista con lo sconto…), messi in grande evidenza nel testo attraverso accorgimenti grafici (bottoni, link, riquadri).
Fornisci qualsiasi altra informazione o esigenza, in modo che i content producer abbiano un quadro sufficientemente chiaro delle tue necessità e aspettative.
Scrivi qui la tua linea editoriale, fallo nella maniera più accurata ed esaustiva possibile, indicando gli argomenti principali, evidenziando le tematiche che ti stanno particolarmente a cuore e fornendo tutte le indicazioni che ritieni più utili e importanti riguardanti il tuo settore o progetto, in modo che i content producer abbiano tutti gli elementi per fare un buon lavoro e soddisfare appieno le tue esigenze. Definisci un calendario editoriale oppure indica un arco temporale di pubblicazione dei contenuti.