Product Description
Viaggiare è sinonimo di libertà, scoperta e avventura. Eppure, tra valigie, voli intercontinentali e nuove cucine da provare, c’è un piccolo disturbo che può insinuarsi e rovinare il piacere della vacanza: la stitichezza del viaggiatore. Si tratta di una forma di stipsi occasionale che colpisce circa il 9–15% delle persone in viaggio. Non è grave, ma può rendere i giorni lontani da casa meno piacevoli, causando gonfiore, dolori addominali e la sensazione di non sentirsi mai davvero leggeri.
Le cause sono spesso legate al cambiamento di abitudini. Durante gli spostamenti si tende a bere meno, soprattutto in aereo o in lunghi viaggi, e la dieta si modifica: meno frutta e verdura, più cibi raffinati, street food e alcolici. A questo si aggiunge la ridotta attività fisica, perché ore trascorse seduti rallentano la motilità intestinale. Anche la routine quotidiana viene stravolta: il corpo è abituato a orari precisi e cambiare ambiente può bloccare la regolarità. Infine, lo stress da viaggio, tra ansia e tensione, influisce negativamente sulla digestione.
Alcune situazioni rendono il problema più frequente. I climi caldi e secchi favoriscono la disidratazione, i lunghi voli o spostamenti in treno e auto comportano immobilità prolungata, mentre cucine locali ricche di grassi e povere di fibre riducono ulteriormente la regolarità. Anche l’altitudine e i cambiamenti ambientali, come in montagna o in zone con forti variazioni di temperatura, possono alterare la fisiologia intestinale.
La buona notizia è che la stitichezza da viaggio si può prevenire con piccoli accorgimenti. Mantenere una buona idratazione è fondamentale, così come cercare di inserire fibre nella dieta anche lontano da casa, scegliendo frutta fresca, verdure e cereali integrali. Muoversi regolarmente, anche solo con passeggiate o qualche esercizio di stretching, aiuta l’intestino a restare attivo. Alcuni viaggiatori trovano utile assumere probiotici prima della partenza per favorire l’equilibrio della flora intestinale, mentre rimedi naturali come tisane di malva o finocchio possono dare sollievo. In casi più ostinati, si può ricorrere a lassativi blandi, ma sempre sotto consiglio medico per evitare dipendenza.
Chi è più colpito?
- La stitichezza interessa circa il 15% della popolazione generale, con una prevalenza maggiore nelle donne.
- Studi stimano che circa il 9% dei viaggiatori soffra di stipsi durante le vacanze.
- Le donne risultano più vulnerabili per fattori ormonali e per una maggiore predisposizione alla stipsi cronica.
La stitichezza del viaggiatore è dunque un fastidio diffuso, ma facilmente gestibile. Con un po’ di attenzione e qualche strategia mirata, è possibile ridurre notevolmente il rischio e godersi la vacanza senza disagi. Perché viaggiare deve essere sinonimo di leggerezza, non di pesantezza.





