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Parco fluviale, cuore dell’Irpinia: alle fonti del fiume Sele
Il fiume Sele, nascendo dal monte Paflagone attraversa la Campania per 64 chilometri. Si tratta di uno dei corsi d’acqua più lunghi del mezzogiorno e offre notevole vigore alla natura circostante. Tutt’attorno al suo letto è un rifiorire di alberi e vegetazione tipica che rende il paesaggio suggestivo e lussureggiante. La Riserva naturale ospita, inoltre numerose specie di flora e fauna che possono essere osservate attraverso attività di trekking, escursioni e passeggiate. A completare l’immenso patrimonio naturale contribuisce anche quello artistico e storico con monumenti, borghi medievali e grotte.
La valle del Sele
Questa area di grande interesse naturalistico è compresa tra le province di Avellino, Salerno e Potenza. La sua conformazione fisica ha permesso lo sviluppo di una grande rete di comunicazione tanto da essere considerata un corridoio veloce di collegamento tra la costa tirrenica e quella adriatica. Questa sua caratteristica lo ha reso meta ideale per un turismo fuori le righe. Il turista amante della natura e dei luoghi inediti troverà interessante conoscere questo angolo di Campania. Il territorio, infatti, riserva numerose sorprese. Siti archeologici, oasi tranquille, piste da trekking, terme e molto altro aspettano chi sceglie l’avventura e la voglia di meravigliarsi. Il fiume scorre tranquillo lungo il suo percorso. La valle del Sele non è densamente abitata. Questo ha permesso la conservazione di suoi tratti caratteristici rendendolo una vera oasi pace e tranquillità.
Oasi naturali per gli amanti della natura
Oasi di Senerchia
L’oasi sorge presso il comune di Senerchia. I percorsi consigliati sono due: a piedi partendo da Contursi Terme oppure risalendo la valle del Sele in macchina e prendendo l’uscita Quaglietta. Un’indicazione del WWF indicherà il percorso. Indipendentemente dalla strada prescelta per arrivare, ci si troverà comunque in un comprensorio naturale dove l’aria è pura e frizzante. La mente sarà trascinata fuori dalla routine e dal caos cittadino attraverso profumi e sentori caratteristici della vegetazione di media montagna. Una distesa verde di cerri, abeti, pini e faggi faranno da contorno all’itinerario che porta alla scoperta di una spettacolare cascata di 30 metri. Si consiglia di costeggiare il Torrente Acquabianca lentamente, per non perdere il suggestivo scenario creato dalla vegetazione con i suoi straordinari colori. Lungo il corso d’acqua sono presenti anche antichi mulini in disuso alcuni dei quali sono stati trasformati in attività ristorative. All’interno dell’area naturalistica è possibile scorgere anche la fauna locale. Sono presenti, infatti, il ghiro, lo scoiattolo, il tasso, il cinghiale e la donnola. Tra le specie di volatili sono presenti la beccaccia, il gufo, l’allodola e il falco pellegrino.
Oasi Persano
Quest’oasi è compresa tra i monti Picentini e Alburni. L’area presenta un territorio diversificato ricoperto da alberi, arbusti e zone boschive. Essa può essere suddivisa in tre sezioni: il lago, il bosco igrofilo e i canneti. Il lago è habitat ideale per la dimora di molte specie vegetali e animali. Per una parte è ricoperto da piante acquatiche e da canneti. Avvicinandosi allo specchio d’acqua in silenzio, si possono osservare anatre e uccelli acquatici. In mezzo al lago, inoltre , si può osservare la formazione di isolotti, punto di sosta dei vari volatili. Il bosco igrofilo è tra i più importanti d’Italia. Le specie di alberi presenti includono pioppi, ontani, salici e farnie.
Oasi Polveracchio
Quest’oasi sorge alle falde del monte omonimo situato fra i comuni di Campagna e Acerno. I corsi d’acqua che scorrono in zona sono: Acquabianca, Tusciano, Tenza, Atri e Trigento. I sentieri sono dei percorsi studiati allo scopo di far conoscere le meraviglie naturali del parco. Questa meta è ideale per chi ama camminare a contatto con la natura alla scoperta delle mille sfaccettature di verde.
Terme e Benessere
Sorgenti di acqua termale sono un po’ sparse dovunque in questo comprensorio campano. Il comune di Contursi è il più conosciuto per la presenza di piscine e fonti termali. Le acque terapeutiche offrono la possibilità di trovare sollievo per diverse patologie. La visita in zona può essere occasione propizia per lasciarsi andare alla cura e al benessere. Le acque sgorgano da un vulcano preistorico, il monte Pruno, ad una temperatura di 42°. In particolare:
- Sorgente Volpacchio è consigliata per la cura delle malattie epatiche, gastrointestinali, dermatiti e per le cure idropiniche;
- Sorgente Sant’Antonio cura i problemi alle vie respiratorie, ai genitali, alle mucose, i postumi di fratture e lussazioni;
- Sorgente Pruno Sottano è consigliata per le malattie dei bronchi, naso, gola, artriti, reumatismi;
- Sorgente Radium offre acque che curano l’obesità, i reumatismi, artrosi e patologie dell’apparato genitale femminile.
Patrimonio storico-culturale
La valle del Sele, quindi, può essere meta di scoperta, avventura e divertimento per tutta la famiglia, coppie e single. Il suo immenso patrimonio, però non finisce qui. La sua ricchezza naturale è incorniciata da siti di notevole valore storico-culturale. Continuando a scoprire la valle del Sele si può fare sosta a Valva. Il paese domina la vallata e offre una vista mozzafiato su tutta l’area. Numerose costruzioni storiche di epoca normanna sono sparse sul territorio. Appena prima di arrivare in paese, si incontra Villa D’Ayala, considerata un patrimonio inestimabile per l’architettura che la caratterizza. Il parco della villa si estende per ben 17 ettari. Il suo progetto di giardino all’italiana nasconde, tra le piante, numerose sculture. La passeggiata in mezzo a questo giardino chiamato “delle delizie” farà riscoprire giochi d’acqua e fontane che renderanno ancora più piacevole la visita. Nelle vicinanze sorge anche l’Insediamento Rupestre di San Michele. All’interno di una grotta sorgono 5 altari disposti a semicerchio con al centro il Sacello di san Michele. Infine, lungo i versanti dei monti che dominano la valle del Sele è possibile trovare grotte naturali con graffiti di epoca preistorica. I monti Alburni, di natura carsica, ne contano circa 400. Le più famose sono Grotta Pertosa e Grotta di Castelcivita.
Il soggiorno nell’entroterra campano, quindi offre l’ opportunità di scoprire le grandi ricchezze della regione. Gli ospiti dell’agriturismo La Sfruscia potranno passare una vacanza dedita alla scoperta di un territorio quasi incontaminato. A pochi chilometri si troveranno immersi in oasi naturalistiche e siti storico-culturali. Le vie di comunicazioni sono abbastanza scorrevoli da offrire la possibilità di arrivare in pochissimo tempo. Lo staff non mancherà di assistere il cliente al fine di fornire tutte le informazioni per godere al meglio i dintorni della struttura.